QIM|15

20,00  (iva inclusa)

Piero T. de Berardinis
Analisi Relazionale
Principi e applicazioni base del Calcolo a Relazione d’Ordine Sequenziale (CROS)
QIM15 – Rev. I, pagg. 39 / edizione pdf

COD: 979-8767365760 Categoria:

Descrizione

Il Calcolo a Relazione d’Ordine Sequenziale (CROS) consiste nella definizione di procedure operative di tipo cronologico nelle quali la posizione, spaziale (e temporale), delle unità costitutive dei termini assumono valenza e carattere significativo rispetto ai termini stessi e al risultato ottenuto. In un calcolo matematico semplice la posizione e l’ordine dei termini non ha alcuna importanza e non è in alcun modo possibile, dal risultato, risalire agli addendi o ai fattori iniziali: il numero 12, ad es., ha 12 distinte unità che lo costituiscono senza alcuna disposizione spaziale o cronologica; nel prodotto “12 * 5 = 60” è assolutamente indifferente la posizione e l’ordine delle singole unità che formano i numeri 12, 5 e 60; inoltre, dal risultato (60) non si può risalire ai fattori della moltiplicazione (che potrebbero, ad es., essere 6 e 10 o 3, 5 e 4, ecc.). La matematica reale gode sia della proprietà associativa che di quella commutativa. In un calcolo a relazione d’ordine le unità di un qualsiasi valore sono significative (abbr.: u.s.) e conservano la propria individualità per posizione e ordine cronologico anche in seguito a procedimenti operativi. In ciò si distinguono anche dai calcoli di tipo insiemistico che non tengono conto della valenza cronologica della posizione spaziale (ad es. unione o prodotto cartesiano). Il CROS viene applicato in procedure di analisi musicale che permettono sia il riconoscimento di strutture relazionabili (da cui il nome Analisi Relazionale) che la generazione di elaborati aventi identico contenuto strutturale dell’originale.

Ogni evento sonoro è collocato nello spazio e nel tempo ed è in relazione con ciò che lo precede e ciò che lo segue: acquista un senso, un’identità e un valore poiché ad esso si legano non solo dei parametri fisici caratteristici ma anche, e soprattutto, il nostro bagaglio di esperienze culturali, non esclusivamente acustiche, e il nostro grado di sensibilità emotiva. Esso acquista, per ognuno di noi, un significato specifico che dipende dal grado di relazioni culturali che siamo in grado di attribuire all’evento stesso. Ciò vale per qualsiasi manifestazione artistica ma, in modo particolare, per l’arte musicale. Ogni opera viene pensata, scritta, letta, interpretata ed aascoltata da almeno tre soggetti diversi (il compositore, l’esecutore, l’ascoltatore): nel momento dell’ascolto si realizza un trasferimento culturale ed emozionale che non ha eguali nelle altre arti. Un dipinto, una fotografia, un testo letterario ci giungono senza mediazioni direttamente dall’autore poiché sono opere compiute, finite, immutabili. Bach che abbiamo letto ieri non è lo stesso di oggi, e sarà sempre diverso e carico di nuovi significati ad ogni nuova lettura (ovvero: esecuzione). Ecco perchè l’analisi di un brano di musica non può e non potrà mai essere definitiva: essa sarà sempre relativa ad una precisa data storica, al background evolutivo ed al livello esperienziale raggiunto al momento dell’analisi.

Ogni evento musicale, anche la singola nota, o la singola pausa, è connotato da una serie di attributi fisici, poietici, estetici ed estesici che possiamo identificare con il termine di sonema. Possiamo elencarne alcuni: l’idea generatrice, il contesto storico, il momento emozionale, il ruolo all’interno della composizione, il segno, il valore temporale, l’altezza, l’intensità, il silenzio, il timbro, la dinamica, l’espressione, l’agogica, l’armonia (orizzontale e verticale), lo strumento utilizzato, l’esecuzione, … Se dovessimo tener conto delle variabili che potremmo ottenere dalla combinazione di anche due soli parametri scelti a caso eviteremmo qualsiasi approccio analitico vista l’impossibilità di valutarne le interazioni. Ogni singola nota è accompagnata da un’identica mole di valori relativi: il nostro compito sarà quello di selezionare, estrarre, identificare, classificare, valutare e confrontare il maggior numero di eventi e di parametri ricorrendo a metodologie e tecniche prettamente scientifiche unite alla capacità di esprimere una personale sintesi critica ed estetica mediante la scelta selettiva del materiale d’analisi. È importante qui definire gli obiettivi del nostro metodo analitico: un brano musicale può essere esaminato sotto molteplici punti di vista e ciò non toglie o non aggiunge valore a qualsiasi metodologia venga applicata. Ma le tecniche e le finalità sono diverse ed è bene quindi delinearle preliminarmente… (estratto dall’Introduzione)


Indice: Definizione, 5 / Cros additivo ad indice multiplo, 6 / Indici di riferimento, 8 / Cros additivo nidificato, 8 / Cros nidificato multiplo, 9 / Somma unione, 9 / Cros Relazionale (CROS-R), 9 / Indice di Cros Relazionale (ICR), 11 / Cros Armonico (CROS-A), 12 / Indice di Cros Armonico (ICA) – Moduli armonici, 13 / Ricerca e generazione di un Cros Armonico, 16 / Relazione d’ottava nel Cros Armonico, 17 / Cros Melodico (CROS-M) – Set melodici, 17 / Indice di Cros Melodico (ICM), 19 / Cros Cronologico (CROS-C), 20 / Indice di Cros Cronologico (ICC), 22 / Cros Operativo (Matrici generative), 23 / Cros generatore e Cros analitico primario (CGP-CAP), 30 / Due esempi di CROS Operativo, 28 / Sonema e Analisi Relazionale, 31 / L’Elemento Neutro, 34

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “QIM|15”