Descrizione
Oggetto di studio della dissertazione è l’analisi e la definizione di una originale metodologia compositiva, denominata teoria dei Sonemi, nella quale vengono introdotti concetti e tecniche mutuati dall’integralismo di Hanslick nell’ottica dell’ermeneutica di Pareyson e della scuola fenomenologica di Husserl, in generale, e di Alfred Schütz in particolare. L’evoluzione del linguaggio musicale, nell’indipendenza dal sistema tonale, pur nella conformità e coerenza storica, porta alla definizione di nuovi linguaggi espressivi fortemente correlati al background culturale soggettivo, sulla base di un comune codice semantico, solidamente strutturato, introducendo il concetto di originale musicale (opera unica) da sequenze generative primarie (sonemi).
Vengono quindi esaminati il rapporto tra arti e arte musicale nella sua valenza simbolica, le origini storiche, il processo evolutivo, le correlazioni contestuali, le tecniche paradigmatiche di base e i criteri di generazione strutturale con alcuni esempi operativi e la descrizione dello strumento informatico, in logica open-source con funzioni CMAC (Composizione Musicale Assistita dal Computer), ad essa finalizzato.
INTRODUZIONE
Sappiamo bene, pur non essendo, con molta probabilità, architetti, che sarebbe perfettamente inutile iniziare la progettazione di una qualsiasi costruzione senza conoscerne il luogo di edificazione e la geologia, la destinazione, le finalità, l’uso, l’evoluzione. Tutte le parti di un edificio sono ideate e realizzate con la massima attenzione verso le persone che andranno ad abitarlo e l’uso che esse dovranno farne. Così, anche in questa sede, non è possibile procedere nella lettura del testo se non conoscendo i presupposti teorici che ne sono alla base e dai quali derivano tutti gli strumenti necessari ad un corretto e scientifico approccio analitico.
Ed è proprio questo lo spirito che anima la scrittura della dissertazione: conferire dignità scientifica, metodologia e tecnica ad una nuova forma di composizione musicale che utilizza, come materiale originario, strutture analitico-generative definite sonemi. Il Sonema è non solo elemento portante, espressione di nuovi linguaggi, ed esso stesso linguaggio, ma anche, e soprattutto, metodo, forma di pensiero, elaborato razionale, strumento semantico e relazionale di analisi e generazione strutturale. Nella definizione che tenteremo di dare verrà fornita una chiave di lettura, certamente non esaustiva, ma necessaria ad un corretto approccio al termine.
In particolare, analizzeremo preliminarmente le funzioni semantiche del nuovo linguaggio per passare, in seguito, alle funzioni legate alla composizione. Nel primo capitolo esamineremo la natura del contesto nel quale si svolge il processo di comunicazione: alla base della comunicazione musicale, e delle varianti connotative ermeneutiche che da essa scaturiscono, esiste la “musica” come “forma simbolica”, nella certezza che non esiste “simbolo” che non debba essere, in qualche modo, “interpretato” per giungere alla soglia della comprensione. Il materiale originario è costituito da un elemento neutro integrato da elementi poietici, estesici e soggettivi.
Nel secondo capitolo, vediamo come il materiale di base costituisca il nucleo originario integrale in grado di generare processi significativi auto-referenziali: non occorre utilizzare strumenti linguistici esterni per cogliere il senso e i contenuti di un messaggio di tipo musicale poiché esso contiene già, nella sua struttura interna, un proprio lessico e una specifica grammatica dotati di significato autonomo. Qualsiasi riferimento semantico è indirizzato unicamente ed esclusivamente a processi integrali di tipo musicale. La musica “è”, non deve diventare alcunché d’altro da essa.
I concetti di natura fenomenologica esposti nel terzo capitolo ci introducono a tre concetti primari relativi all’esperienza acustica: l’oggetto culturale, il contesto significativo e la stratificazione politetica degli eventi.
L’evento sonoro si compenetra nella sfera culturale di qualsiasi individuo solo in presenza degli appositi recettori: ascoltare musica non può ridursi a semplice passivo ascolto fisico ma determina un intervento attivo, di tipo culturale, sul flusso sonoro. È evidente che tanto più semplici sono i comuni ambienti culturali (compositore/ascoltatore) tanto più semplice e lineare sarà la tipologia di ascolto effettuata.
Nel quarto capitolo si esaminano i processi ermeneutici correlati sia alla composizione che all’ascolto: ciò che determina il carattere di una composizione è soprattutto lo stile che coincide con la spiritualità dell’artista e con il senso reale dell’opera. Esistono dunque molteplici parallele interpretazioni, incluso l’atto formativo originario, attraverso il quale l’idea musicale si esplica e si realizza compiutamente.
Nel quinto capitolo viene esposta una sintesi dei concetti presentati nei capitoli precedenti, utile quale introduzione alle sezioni successive (vedi Sinossi Concettuale).
Dal sesto al tredicesimo capitolo viene analizzato il percorso storico-linguistico dei sonemi mediante riferimenti musicali, artistici e letterari. La musica come linguaggio ha prodotto numerosi stili e modalità di “formatività” (vedi Pareyson, IV cap.) esaminati come “generi” con specifiche caratteristiche tecniche ed estetiche. Il sonema intende essere anello della catena evolutiva, non elemento di rottura: conformità, coerenza e congruità strutturale sono parametri costanti nel processo compositivo che dal passato genera la propria continuità ed identità storico-artistica.
Nel capitolo XIV, forse il più importante sia per il carattere conclusivo che per i concetti espressi, vengono definite le modalità di produzione, esecuzione, esposizione e fruizione delle opere basate sulla Teoria, introducendo i concetti di flusso o “raw”, “generazione da raw primario”, di “originale musicale”, “derivato” e “opera unica”.
Esaminato il processo storico – estesico, vengono illustrati due dei possibili procedimenti tecnici (cap. XV) mediante l’esame essenziale dei linguaggi OpenMusic (IRCAM) e MusicXII (EVS), due CMAC (Composizione Musicale Assistita dal Computer) in OpenSource che permettono di produrre basi strutturalmente complesse mediante script di controllo di tipo sequenziale su piattaforme informatiche. (estratto dall’Introduzione)
Indice: Premessa, 5 / Introduzione, 7 / Parte Prima: Cap. I – L’elemento neutro nell’arte musicale, 9 / Cap. II – L’integralismo musicale di Hanslick, 29 / Cap. III – Principi di estetica fenomenologica – Alfred Schütz, 39 / Cap. IV – L’approccio ermeneutico di Pareyson, 51 / Cap. V – Sinossi concettuale, 63 / Parte Seconda: Cap. VI – Esperienze nell’assoluto, 67 / Cap. VII – Astrattismo e arte, 69 / Cap. VIII – Linguaggi integrali, 73 / Cap. IX – Linguaggi complessi, 77 / Cap. X – Linguaggi simbolici, 81 / Cap. XI – Linguaggi astratti, 83 / Cap. XII – Linguaggi assoluti, 85 / Cap. XIII – Sonemi, 89 / Parte Terza: Cap. XIV – L’originale musicale, 93 / / Parte Quarta: / Cap. XV – Tecniche CMAC, OpenMusic e MusicXII, 107 / Bibliografia, 119.
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